“Opera italiana” staged at Festival della Valle d’Itria

Huge success for Opera italiana staged at the 48° Festival della Valle d’Itria, in Martina Franca (World premiere).

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L’eclettismo della musica di Nicola Campogrande e lo humor sottile e surreale del libretto di Elio (molto ben scritto, firmato assieme a Piero Bodrato) sono la materia prima, semplice e genuina, di Opera italiana, l’opera composta per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia e che, con la sua prima esecuzione assoluta a Martina Franca, ha idealmente e felicemente chiuso l’itinerario del 48esimo festival della Valle d’Itria. Il pubblico – molte le presenze di giovani – ha seguito con interesse e leggerezza (…). La musica di Campogrande attinge liberamente, e senza timori né gerarchie, alla tradizione del belcanto, ai toni da musical, al jazz e finanche al rock, affidandosi a un’orchestra da camera in cui un basso elettrico e una chitarra elettrica s’intrecciano alle prime parti di un’orchestra sinfonica. Il risultato è che questa musica, che giunge confortevole all’orecchio dell’ascoltatore, allo stesso tempo ispira e motiva, e non poco, gli esecutori solisti…
– Fiorella Sassanelli, la Repubblica, August 6, 2022

Il festival porta in scena un inedito di Campogrande, compositore colto e raffinato fra i più apprezzati della scena internazionale per originalità di pensiero e di scrittura musicale. Il successo della prima assoluta di Opera italiana a Martina Franca, alla presenza di un pubblico eterogeneo per età, conferma quanto il teatro e la musica contemporanea siano vivi e la loro risonanza vivace.
In Opera italiana il compositore rivela una scrittura nuova, accattivante e un saldo legame con la tradizione più esemplare. L’uso sapiente di accostamenti timbrici, i temi originali fra i quali sono incastonati citazioni operistiche e ritmi moderni conferiscono alla partitura una bellezza singolare.
– Gabriella Fumarola, Avvenire, August 5, 2022

Il libretto è firmato da Piero Bodrato ed Elio (quello delle Storie Tese) e, come prevedibile, nella trama e nella scrittura porta in dote una componente di surreale ironia alla quale l’ispirazione musicale eclettica e cangiante di Campogrande conferisce ulteriore forza. Un’operazione dunque riuscita. Anzitutto per l’agile intreccio del libretto, ben costruito dal punto di vista drammaturgico (tre atti compatti e vari nelle situazioni) e gustoso nella lingua. Poi, per la musica di Campogrande (…) che spazia dal barocco al cabaret, dal pop al rap, dalla polifonia antica al brano tardoromantico. I fondamentali sono solidissimi, lo stile leggero e la storia della musica per lui è come una sorta di grande vocabolario al quale attingere senza un’apparente gerarchia di valori. In questo, il musicista torinese è tipicamente postmoderno, per il piacere di accostare stili e riferimenti, perseguendo la logica del contrasto e trovando anche affinità tra linguaggi lontani.
– Fabio Larovere, Connessi all’opera,  August 4, 2022

Martina Franca: Opera Italiana conquista il pubblico e fa riflettere gli addetti ai lavori.
Non è compito facile arrivare a produrre della Musica che sia personale nel linguaggio e che sappia essere riconoscibile nella attualizzazione dei codici musicali: operazione riuscita, nel rispetto del concept originario della Commissione senza eludere la ricerca di possibilità e virtuosismi di nuova concezione. La scrittura vocale è efficace dal punto di vista della fruibilità del pubblico ma è tutt’altro che banale ed arriva ad essere trascendentale sotto diversi aspetti in quanto ad esplorazione della tessitura delle singole voci con il chiaro effetto di elevarsi dalla monotonia compositiva di altri coevi; la scrittura strumentale (pensata per un’ Ensemble cameristico classico cui si aggiungono anche chitarra e basso elettrici) si snoda anche qui attraverso consolidate e nuove prassi di gestione delle tessiture offrendo anche una prospettiva ritmico-frastica di pregio che scava e valorizza il Libretto, avendo anche l’intelligenza di citare brani famosissimi – in parte rielaborati – nella parte di Quello che suona (la “Toccata” di Pietro Domenico Paradisi docet). Tutto ciò detto, sicuramente questo lavoro potrà trovare spazio in molti altri Cartelloni dopo la Prima Assoluta del 3 agosto 2022.
Grandissimo Il successo di pubblico tributato a questa “Opera Italiana”, il ché non era così scontato; questo permette di affermare che, secolo dopo secolo, l’Opera trova sempre il modo di essere attuale.
– Antonio Cesare Smaldone, Le Salon Musical, August 3, 2022

Campogrande ha composto una musica allegra e intensa, alternando i momenti di divertimento a quelli drammatici. Anche in questo caso tutto pieno nell’atrio di Palazzo Ducale. Un successo.
– Francesco Persiani, Telenorba, August 6, 2022

August 2, 2022