Tre piccolissime musiche notturne

In una normale sala da concerto e non nel ghetto delle rassegne dedicate alla musica contemporanea, per sentirsi di nuovo, davvero, “giovane collega di Mozart”: va bene così, scrive Nicola Campogrande nelle note di sala di “Tre piccolissime musiche notturne”, una delle due commissioni dell’Orchestra della Toscana per l’annoversario mozartiano in corso (nel concerto precedente c’era stato Di cristallo e di fiamma di Roberta Vacca). Quest’omaggio tripartito a Mozart del compositore di Cronache animali e Absolut, breve (dieci minuti) ma ricco d’invenzione, fa riferimento al mondo soave delle serenate di Mozart, ma si sottrae al gioco della citazione plateale per dissimulare e rifrangere in nervosa grazia neo-impressionista frammenti e piccoli profili che (dichiara l’autore) derivano soprattutto da Eine kleine Nachtmusik (ma qui ci sono anche arguti intrecci di strumentini, percussioni liquescenti, un contrabbasso amplificato che ci ricorda l’attenzione di Campogrande a sonorità non solo classiche). Il risultato è un sound fiabesco e maliosamente notturno che sembra senz’altro piacere al pubblico del Teatro Verdi di Firenze. Sul podio dell’Ort c’è un apprezzato interprete del repertorio novecentesco e contemporaneo, l’inglese Paul Daniel, ma il programma, per il resto, è tutto beethoveniano
– Elisabetta Torsell, il Giornale della Musica