Danze immaginarie (2021)

for 2 vl, 2 vc, pno, harpsichord, el. bs.

Composer’s note (in Italian)

Le mie Danze immaginarie: una musica a cavallo di tre mondi

La proposta che mi è arrivata dal Sion Festival – quella di scrivere una partitura che riunisse interpreti specializzati in musica barocca e musicisti che invece frequentano il repertorio classico e romantico – mi ha divertito dal primo momento. Mi è infatti capitato spesso di far dialogare musicalmente artisti che provengono da mondi diversi (musica classica, jazz, pop…); e ogni volta è stato molto emozionante. Per questo non solo ho accettato di slancio, ma ho anche proposto di aggiungere alla formazione un basso elettrico, in modo da allargare ulteriormente il gioco; così che ora la mia partitura mette in contatto tre mondi: uno antico, dal quale provengono il clavicembalo e naturalmente il violino e il violoncello barocco, che montano corde di budello; uno classico-romantico, rappresentato dal pianoforte, dal violino e dal violoncello con corde di acciaio; e uno decisamente contemporaneo, quello del basso elettrico, che, come la maggior parte degli oggetti che ci circondano, smette di funzionare se gli si stacca la spina : )

Quale musica si poteva scrivere per una formazione come questa? Come aveva senso procedere per far sì che ogni strumento, ogni sotto-formazione potesse esprimersi al meglio, incastrandosi con gli altri ma mantenendo la propria specificità? Dopo una lunga riflessione mi sono detto che la risposta doveva arrivare da suggestioni irrealistiche, fantasiose; perché solo un terreno di confronto altro, non barocco né classico-romantico né legato agli stilemi della musica contemporanea poteva essere fecondo. E così, a poco a poco, mi si sono formate nella mente immagini musicali e visivo-concettuali che non appartenevano a nessuno dei tre mondi ma avevano bisogno della partecipazione di tutti per esistere. Il titolo della partitura, Danze immaginarie, nasce da questo: dall’idea che possano esistere per una volta dei Vulcani gentili (è il titolo del primo brano) o una Cerimonia sottomarina, oppure dei Kimono languidi, che vivono, si manifestano proprio grazie alla dimensione timbrica e musicale unica prodotta dai sette strumenti messi in gioco.

La partitura, che dura circa 20 minuti, è una sorta di suite in 10 numeri. E, giocando e inventando, vi esploro tutte le possibilità offerte dalle forze in gioco. Si ascolta dunque una sorta di kamasutra cameristico, nel quale tutti suonano con tutti ma lo fanno in modo caleidoscopico, alternandosi, scambiandosi ruoli, occupando posizioni musicali sempre diverse. Tanto che non mi stupirei se le esecuzioni delle mie Danze immaginarie fossero accompagnate da qualche sorriso: nonostante la complessità nella realizzazione di un lavoro come questo, che ha impegnato molti mesi della mia vita, io mi sono divertito moltissimo a scriverlo e ho il sospetto che anche l’esecuzione, e l’ascolto, possano regalare gioia.

(nicola campogrande)

Instrumentation

baroque trio (vl, vcl, hps),
classic trio (vl, vc, pno),
el. bs.

Details

Duration 20′

World Premiere
Sion, Festival de Sion (Switzerland)
August 26, 2022
Svetlana Makarova (vl), Pavel Vernikov (vl), Ophélie Gaillard (vc), Miriam Prandi (vc), Momo Kodama (pno), Ruggero Laganà (harpsichord), Federico Marchesano (el. bs)

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May 7, 2022