An inusual portrait of a woman set as a pianoconcerto in five movements.
Composer’s notes
In 2012 I received a rather singular commission when a total stranger asked me to compose a musical portrait of his fiancée. The man knew exactly what he wanted: a concerto for piano and orchestra. After some reflection, I realized that I would be able to paint with music. It would never be possible, of course, to recognize the shape of the woman’s face or the colour of her hair, but the score could evoke the way in which she occupied space and time, and the different movements of the music would be like the faces on a rotating prism. I thus accepted the commission and the stranger sent me a few photos of his fiancée, spoke to me about her and, finally, introduced me to her. This is how R (A portrait for piano and orchestra) was born, to be performed for the first time by Lilya Zilberstein with the Orchestra Verdi in Milan. Subsequently, following other performances and a TV documentary, a number of different pianists asked me to write also a version for solo piano. Hence Nudo emerged, a piece that would be identical to R, were it not for the fact that, as the title suggests, the pianist is naked, without orchestral clothing.
The first movement, Home, evokes the light, the very bright light, that enters the couple’s home every day, the sunshine invading the living room through a gigantic glass wall at the bottom of the garden. The music seeks to evoke the warmth, joy and urge to live that welcome anyone who comes in.
The second movement, Occhi (Eyes), was inspired by photographs of woman’s faces that the client gave me: they all have very beautiful eyes, at once curious and calm. I wanted to imagine music in which the initial choral would evoke eyelids that open gently then stay wide open, observing the events that are taking place in the world: hence a long chord, which stays steady for a number of beats, then resounds when an event causes it to vibrate. When the chorale returns at the end of the movement, it has been enhanced in my imagination by what it has ‘seen’.
The third movement, Conquiste (Conquests), is inspired by the tireless activity of woman, active professionally, in politics and in the family, and seeks to evoke their cheerful, contagious energy.
In the fourth movement, Notte (Night), I collected the highly confidential stories that the client told me about the couple’s nights together. Tenderness, gestures of affection and playful romps thus alternate in a micro-narrative that stays secret.
The Finale was born of a musical, not a pictorial idea: after writing the other four movements, I felt the need to close the work like this. It should be played quickly with a lot of energy but also deftness, like letting a landscape slide by a train window. (nicola campogrande)
(in italian)
“R” è l’iniziale di un nome e, dietro, vi si nasconde una donna. Una bella signora che non conoscevo e probabilmente non avrei mai conosciuto se il suo fidanzato, un giorno, non mi avesse chiesto di ritrarla. Mi sono così trovato di fronte alla più strana delle commissioni – comporre un ritratto musicale – e confesso di avere accettato solo dopo qualche tentennamento.
Al di là delle dediche bozzettistiche ai propri amici delle “Variazioni Enigma” di Elgar, che nulla hanno a che fare con un vero ritratto, non avevo significativi precedenti storici ai quali aggrapparmi; e questo avrebbe potuto anche essere un vantaggio, nel segno della massima libertà. Ma avrei trovato nel committente una persona capace di cogliere il nocciolo di follia dell’impresa? Mi sarei sentito libero di ritrarre R. con le armi spuntate del linguaggio sonoro o sarei andato incontro alla frustrazione? Alla fine ho accettato, e sono contento di averlo fatto perché i mesi trascorsi insieme a questa partitura sono stati tra i più appassionanti della mia vita.
Forse può essere interessante conoscere il procedimento seguito, per me senza precedenti. Perché prima mi è stata descritta R., della quale ho appreso le passioni, le abitudini, gli odi e gli amori. Poi ho ricevuto alcune sue foto, soprattutto di sguardi, che ho appeso sul pianoforte. Infine R. mi è stata presentata, con un pretesto, così da mantenere segreta l’impresa come desiderava il committente. E a quel punto il lavoro ha potuto cominciare.
Ho riempito il mio studio di abbozzi, ho scritto e cancellato moltissimo, mi sono posto decine di domande su come riportare R a un brano per pianoforte e orchestra. Solo dopo qualche settimana le idee mi si sono chiarite, ho stabilito il numero dei movimenti e ho capito che avrei lavorato a una partitura prismatica, con diverse facce in rotazione a suggerire i diversi aspetti di R. che mi interessava illuminare.
Ora che il lavoro è finito, tenendo in mano la partitura ho una piacevole impressione di vitalità: è vero, nel titolo continua a comparire la parola “ritratto”, ma più che a una tela della tradizione credo si debba pensare a qualcosa che assomigli ai videoritratti realizzati da Greenaway per la Reggia di Venaria Reale, dove all’interno di cornici auliche si muovono persone in carne ed ossa. Ritrovo R. che abita la propria luminosissima casa e ne fa il centro dei propri affetti (1. Home); vedo la bellezza di uno sguardo che non sa trattenere la curiosità (2. Occhi); mi entusiasmo per le sfide continue che la appassionano tra il lavoro, lo sport, l’amore, la politica (3. Conquiste); ascolto la serenità speciale di un sonno imprescindibile, mosso da sorprese e abbandoni (4. Notte); faccio ruotare il prisma e mi accorgo che sull’ultima faccia c’è la chiave segreta di tutto questo, forse persino l’anima di R. (5. Finale).
Non so che effetto faccia ascoltare un proprio ritratto sonoro: dovrò domandarlo a R. So però che scriverlo è stata un’esperienza forte, e inusuale, per la quale sono profondamente grato ad A., il coraggioso fidanzato committente. (nicola campogrande)
Press quotes
Comincia, e pare Ravel. Finisce, e pare Rachmaninov motivando la preziosa e smagliante mano musicale e pianistica di Lilya Zilberstein. Delizioso caso di cronaca (il pezzo fu commisisonato da un innamorato musicofilo perché fosse il ritratto musicale della fidanzata) preso molto sul serio dall’autore Nicola Campogrande, R (Un ritratto per pianoforte e orchestra) è un ampio lavoro in cinque movimenti, si potrebbe dire fotografie a leggerne i titoli (Home, Occhi, Conquiste, Notte, Finale). La scrittura densa ma lieve, il condiviso virtuosismo del pianoforte e dell’orchestra, la capacità di saldare episodi diversi in un discorso musicale che non si disperde mai né suona eclettico per povertà di idee, ne fanno un autentico e motivato Concerto di oggi: al pubblico è subito piaciuto. Anche per la brillante esecuzione dell’Orchestra Verdi diretta da Jader Bignamini e di Zilberstein…
– Angelo Foletto, la Repubblica, April 7, 2013
La vraie surprise de ce programme le public l’a découverte en écoutant “R (Un portrait pour piano et orchestre)” de Nicola Campogrande…une oeuvre à l’histoire étonnante
– Le Répubblicain Lorrain
Tv doc “Al presente | Incontri contemporanei”
– SKY Classica HD
Instrumentation
solo piano
2.2.2.2 – 4.2.3.1 – timp. – perc. (4) – cel. – hp. – strings
Details
Performances
Lilya Zilberstein (pno), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Jader Bignamini (cond)
Martina Filjak (pno), Royal Camerata Orchestra, Constantin Grigore (cond)
Romanian Premiere
Laurent Inserra (pno), Orchestre Symphonique de Thionville, Philippe Dorn (cond)
French Premiere
Lilya Zilberstein (pno), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Jader Bignamini (cond)
Lilya Zilberstein (pno), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Jader Bignamini (cond)
Lilya Zilberstein (pno), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Jader Bignamini (cond)
Lilya Zilberstein (pno), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Jader Bignamini (cond)
World Premiere