Macchinario

Stavolta il poeta Dario Voltolini e il musicista Nicola Campogrande hanno volato, e ce l’hanno fatta. […] E insomma, prima scherzi e ti divaghi; poi a un certo punto, sul finire, ti prende quella commozione antica e sacra che è il segno del teatro, e un po’ sei triste perché t’accorgi che un momento così non lo vivrai più, e un po’, per la stessa ragione, sei felice.
– Lorenzo Arruga, Panorama