- Habanera Dream
- Chez Giselle
- Cheek to cheek
- Effetto Kreutzer
Danze della signorina Olivia
Tre balletti per la sala da concerto
Olivia è una ballerina di due anni. La sera, quando il suo papà torna a casa, gli chiede sempre un po’ di musica per mettersi a danzare. E così, questa volta, ho pensato di inventare tre balletti da sala da concerto, tutti per lei.
Il primo nasce dalla memoria di una habanera. Ha dentro energia, accenni rock, vitalità ma, ad ascoltarla, sotto sotto scorre la gentilezza sensuale della Spagna più morbida.
Il secondo è un balletto bianco, da danzare in tutù e sulle punte, con tutta la delicatezza del caso. All’interno ha trovato posto un pas de deux nel quale il violino e il pianoforte devono cimentarsi in esercizi di eleganza.
Il terzo è un balletto di sottointesi e seduzioni: tra detto e non-detto, tra affondi e sospensioni, si srotola un nuovo capitolo della storia che avvinghia i due strumenti, questa volta impegnati in un velocissimo gioco di sovrapposizione.
Effetto Kreutzer
Variazioni sul candore
Ho sempre amato molto il tema dell’Andante con variazioni della Sonata “A Kreutzer” di Beethoven. Nella sua semplicità, nel suo candore così orecchiabile, trovo quel côté di Ludwig van che solo a tratti si riesce a scovare tra i titanismi del suo catalogo. E’ quel suo modo di essere tenero che emerge, ad esempio, nella parte solistica del Quarto concerto per pianoforte e orchestra – giusto per citare un caso – e che mi fa voler bene al Maestro ancor più di quanto facciano i suoi temporali o le sue scorribande ritmiche.
In questo mio Effetto Kreutzer ho provato a declinare la gioia che mi lascia addosso Beethoven immaginando nuove variazioni per le prime note di quell’Andante, portandole a passeggio lungo sentieri che mi auguro le possano divertire e lasciandole ricomparire qua e là, come un fiume carsico, a ribadire la matrice – ovvia e dichiarata – di tutto il lavoro. (n.c.)